Il paese
Nel corso dei secoli e con alterne vicende Borgofranco si è trasformato nell'attuale complesso abitato posto alla confluenza di un importante nodo stradale che collega Piemonte, Biellese, Valle d'Aosta e da lì Francia e Svizzera. Anticamente passavano da Borgofranco, lungo la Via Francigena, i pellegrini che dall'Inghilterra e dalla Francia partivano per raggiungere Roma. Un territorio dove sono ancora evidenti i segni lasciati da una storia ad economia agro-pastorale: dall'antico Ricetto, quasi intatto, con la regolarità delle sue vie e l'architettura tipicamente rurale delle abitazioni composte da due o tre piani con grandi logge ad archi ed ampie "travà" per stalle e deposito fieno, alle frazioni sparse all'intorno, ognuna con la sua chiesina spesso molto antica e un bel campanile romanico di recente ristrutturato in frazione San Germano. Sono presenti inoltre edifici di notevole importanza quali la Birreria De Giacomi, fabbrica di birra risalente all'inizio del secolo scorso; all'incirca dello stesso periodo quella grande villa immersa nel verde che fu lo stabilimento idroterapico e infine il cinquecentesco Palazzo Marini.
Ciò che distingue Borgofranco dagli altri paesi del Canavese è lo straordinario complesso dei Balmetti, architetture spontanee nate sulla base di cantine che sfruttano correnti d'aria a temperatura costante provenienti da cavità naturali e prodotte da eventi geonaturali particolarissimi.
Da visitare
I Balmetti: Diminutivo di Balma (antica denominazione di origine ligure che sta per grotta, luogo incavato nel monte) sono dislocati ad un chilometro circa dal centro di Borgofranco d'Ivrea; si estendono in direzione nord, lungo la via Francigena morenica canavesana, per quasi cinquecento metri e formano una sorta di villaggio a sé stante apparentemente abbandonato e disabitato. Al passante frettoloso, infatti, le costruzioni appaiono nulla più che un nucleo di semplici cascine addossate le une alle altre e tutte insieme alla montagna, senza speciali pregi e con un aspetto esteriore e un'architettura spontanea non rilevante.
Palazzo Marini: Il complesso edilizio di Palazzo Marini occupa un lotto quasi rettangolare all'interno dell'originario borgo medievale, in prossimità della porta verso Ivrea. Si compone di una parte signorile, verso sud, e di una rustica di servizio, verso nord. La parte residenziale, la più importante, è costituita da un piano terreno, un primo piano e un sottotetto. Mancano le cantine, come nella totalità degli edifici di Borgofranco, a causa del terreno acquitrinoso.Lo scalone padronale, posto a lato dell'androne d'ingresso, mette in comunicazione il porticato con il loggiato soprastante; la scala elicoidale, contenuta nella torre cilindrica, assicura l'accesso a tutti i livelli del palazzo. Palazzo Marini conserva un ciclo di decorazione murale databile al secondo quarto del '6oo.
Chiesa Parrocchiale di San Maurizio