Il paese
Il territorio comunale è a forma di quadrilatero irregolare e conta tre frazioni (Casale, Avetta e Francia) di cui due cresciute a guardia delle strade di accesso al paese. Cossano deriverebbe dal nome latino di persona Cottius con l’aggiunta del suffisso –anus. La presenza sul territorio di reperti archeologici riferibili al periodo celtico indicano la presenza umana stanziale già in epoca antichissima. Sin dall’età romana e poi nel medioevo si credeva che la linea collinare su cui si trovava il Comune separasse le due giurisdizioni dei Comuni di Vercelli e di Ivrea. Cossano compare per la prima volta nel 1070 in una pergamena conservata nell’archivio del Castello di Masino. Il borgo infatti seguirà la sorte di tutti i villaggi del feudo dei Conti di Masino. Il tessuto urbano storico si sviluppa lungo le due strade principali e gli edifici presentano un doppio affaccio: sulla strada e sul cortile interno privato con annesso. Giungendo al paese viene offerto ai visitatori un mosaico di boschi, vigneti, frutteti e giardini in fiore, soprattutto in primavera inoltrata quando il territorio si tinge del bellissimo rosa degli alberi di pesche in fiore e in autunno con l‘abbondante fogliame di querce e di castagni che assume le caratteristiche calde gamme di questa stagione.
Da visitare
Cossano è il paese della poesia contadina: custodisce infatti, nel suo municipio, nell’archivio a lei dedicato, le poesie ed i racconti di Giulia Avetta, maestra, partigiana, sindaco e poetessa illustre, abile tessitrice di poemi costruiti intrecciando il cielo e la natura dei luoghi per costruire emozioni che superano gli orizzonti locali e trascendono nell’infinito. Dal connubio tra Arte e Poesia è nato il MAAP – Museo all’Aperto Arte e Poesia “Giulia Avetta” – costituito ad oggi da 30 pannelli in ceramica dislocati lungo le vie del paese. Questi pannelli illustrano nei tratti essenziali alcune delle liriche della poetessa: parlano della famiglia, della sua terra, dell’amicizia con Adriano Olivetti e della Resistenza. All’interno dell’abitato si possono ancora trovare forni e pozzi. I forni venivano usati dalle famiglie per cuocere a turno il pane per il proprio consumo; il pozzo rientrava nella categoria dei “pozzi ordinari” : si trattava di piccoli manufatti in muratura con l’orditura del tetto in legno e la copertura in coppi. Altro tassello fondamentale è la presenza di chiese (chiesa di S.Stefano, chiesa del Cimitero) e cappelle (la cappella di Sant’Anna) che denotano una profonda fede che animava la popolazione cossanese. La storia della parrocchia antica e delle sue evoluzioni la si è potuta ricostruire grazie alle documentatissime visite pastorali periodiche in cui se ne tracciavano, di volta in volta, i lavori di ristrutturazione e di abbellimento.Tutta l’area della collina di Masino e quelle di Cossano C.se presenta una ricca e fitta tipologia di sentieri: vie a fondo naturale che portano alla scoperta di miti, segreti e opere artistiche incastonate tra i grandi boschi ed i verdi prati, vie nel cuore del paese che portano a scoprire la maestra Giulia con un grande amore per il suo territorio ed i suoi compaesani e piccoli percorsi alla riscoperta dei forni, pozzi, cappelle ed edicole votive.