Il paese
Il territorio di Moncrivello fa parte geologicamente all'Anfiteatro Morenico di Ivrea anche se le sue vicende storiche sono da sempre collegate a Vercelli. È situato sulla collina morenica a sud del bacino canavesano che fa da spartiacque tra il l'anfiteatro morenicoeporediese e la pianura vercellese.Il centro storico è raccolto intorno al castello medioevale del X secolo ed alla chiesa parrocchiale con il suo alto e staccato campanile, con le strade che circondano in un gradevole saliscendi. La massima altitudine si raggiunge al Santuario di Miralta a 352 m.slm mentre la piazza municipale si trova a 322 m.slm. Nonostante il progressivo abbandono delle colture a vigneto, che ricoprivano buona parte della collina alternandosi a zone boscate, oggi Moncrivello è compreso nella zona Doc dell’Erbaluce e del Passito di Caluso, in quanto la collina esposta al sole è particolarmente adatta alla produzione vitivinicola.
Da visitare
Castello: monumento nazionale, eretto sulla collina morenica nel punto di congiunzione tra Vercellese e Canavese, a sentinella di un vastissimo territorio. Nel 1152 Federico I Barbarossa confermò il possesso del suo borgo (Moncravellum, Monscaprarum) ai vescovi di Vercelli. Passato nel 1243 ai marchesi del Monferrato, nel ‘300 fu riconquistato dalla chiesa Eusebiana e infeudato ai conti Fieschi fino al 1399, anno di una sollevazione popolare e, con atto di dedizione, venne consegnato ad Amedeo VIII di Savoia. Fu dimora di tre duchesse di Savoia, tra cui Jolanda di Valois, moglie di Amedeo IX e sorella del re di Francia Luigi XI. La duchessa Jolanda fece costruire il Naviglio d’Ivrea, prima via d’acqua navigabile fino a Vercelli. Emanuele Filiberto donò al capitano di ventura Cesare de Mayo il castello e il feudo di Moncrivello che elevò a Marchesato nel 1565. Nel 1692 il castello fu acquistato dai marchesi Del Carretto Gorzegno.
Lago Lanucio: piccolo lago di origine morenica, frequentato da uccelli migratori, in cui si può esercitare la pesca sportiva; l’area circostante è libera e usufruibile per tranquille passeggiate, merende, contatti con la natura e attività sportive.
Chiesa Parrocchiale di S.Eusebio: ricostruita nel 1856 sulle fondamenta di quella antica; l’imponente “natività” dietro all’altare maggiore è attribuita al Lanino, mentre la “deposizione dalla croce” è di Giovenone (1570)
Santuario di Miralta: al termine di una passeggiata in cima alla collina tra boschi di castagno e acacia, fiancheggiata dalle cappelle raffiguranti i misteri del Rosario, da cui si può ammirare il versante canavese attraversato dalla Dora Baltea, sorge la chiesa romanica di Miralta.
Santuario del Trompone: l’origine del santuario trova motivazione da un fatto miracoloso risalente al 1562; fu sede di un convento francescano e in seguito seminario minore della diocesi di Vercelli; attualmente la nuova struttura che sorge di fronte all’antica chiesa ospita un centro di recupero e riabilitazione funzionale.