Descrizione
Edificato entro la metà del XII secolo, il priorato ha subito diverse trasformazioni nel corso dei secoli. Nel XIII sec. il presbiterio è stato rialzato per far posto ad una cripta, dedicata alla Vergine, realizzata con materiali di reimpiego. Nel XVII sec. sono stati costruiti l'arco di sostegno per l'abside centrale, il nuovo campanile all'abside destro, in sostituzione di quello originario in facciata ormai crollato, mentre la cripta è stata ampliata e provveduta di scale d'accesso al presbiterio sopraelevato. Nel '900 è stata ricostruita l'abside della navata sinistra, crollata, e rifatto il pavimento in cotto e non in pietra come in origine. Fino al 1970 poi, la cripta ha ospitato una statua di Madonna con Bambino del XIV sec. attribuita allo scultore fiammingo Jean de Prindall.
La chiesa romanica di S. Stefano ha tre navate e l'originario campanile in facciata è ora testimoniato da due archetti in controfacciata. All'esterno sotto la copertura del tetto corre un motivo di archetti a tutto sesto in cotto e le finestre sono monofore. All’interno la navata centrale è stata riportata a capriate durante i restauri, mentre le laterali hanno volte a crociera. L'ambiente più interessante dell'edificio è la cripta con sei colonne in pietra, volte a crociera con decorazioni geometriche ed alcuni capitelli altomedievali, i cui motivi a dentelli e a semicerchi concentrici richiamano modelli longobardi.
Infine si notano alcuni frammenti di affreschi, databili tra XVI e XVIII sec, all'interno e all'esterno della chiesa. Di questi i più leggibili e pregevoli sono la Danza Macabra, sull'esterno della parete nord, e all’interno, nell’attuale sacrestia, l'affresco della cupola con l'Incoronazione della Vergine tra santi ed agli angoli i resti delle statue degli Evangelisti.
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